sabato 8 marzo 2008

Due passi in Marocco


La cosa peggiore da portarsi in Marocco sono delle A.C.S.O. (Amiche Compulsive da Shopping Ossessivo). Purtroppo io non lo sapevo e le ho portate con me in questo viaggio!
Subito dopo esser giunti nel bellissimo riad dove abbiamo alloggiato e aver bevuto il primo di una lunga serie di thè alla menta fresca, siamo usciti a fare i primi due passi.
In un attimo mi sono reso conto che il souk di Marrakech era enorme, con centinaia e centinaia di negozi che vendono le solite cianfrusaglie berbere e montagne di vestiti moreschi perfetti per il loco ma che a casa nostra fanno dire alle amiche frasi tipo:"Bisogna saperli portare...".
Ho compreso il mio errore e cercato di rimediare dicendo: "La facciamo l'escursione nel deserto domani?", "Andiamo fino a Essaouria a vedere i villaggi berberi?" Oramai era tardi. Una ACSO che si rispetti una volta che entra nel primo anfratto con qualsivoglia porcata in vendita non capisce più nulla. Avete presente Pavlov e la salivazione dei cani? Ecco, queste salivavano a manetta!
La parte più divertente però è stata la contrattazione. Fatta sempre dal sottoscritto perchè le ACSO non parlavano francese. Tutto quello che ho acquistato è stato contrattato fino allo spasimo; in un paio di casi siamo pure usciti dal negozio e rimasti lì davanti a far finta di cercare altri posti per poi esser richiamati dentro a finire la contrattazione.
Per fortuna che il mio francese è abbastanza buono (tutti quei viaggi a Parigi finalmente danno i loro frutti) e ci siamo anche fatti un paio di risate con i venditori più simpatici. Spesso ci offrivano il solito thè alla menta, e in una erboristeria ci hanno regalato un massaggio alla cervicale a testa (con tutti i soldi che gli abbiamo lasciato.... ).
Io sono riuscito ad eclissarmi dopo la prima giornata di acquisti e mi sono messo a visitare per bene la medina. Non è mancata la puntatina al casinò del Mamounia (famoso albergo attualmente in ristrutturazione) dove, come sempre, ho perso un po' di euri e infine la visita ad un hammam.
Da gay poco praticante devo dire che in vita mia sono entrato spesso in saune e bagni turchi ma sempre e solo per fare la sauna e il bagno turco! Eretico che sono!
L'ultima volta era stato a Baden Baden e potete immaginare il bel ricordo che ne avevo. Efficienza teutonica, ambientazione splendida e massaggi rilassanti.
Qui invece è stato un pochetto più traumatico.
Praticamente in questo hamman non c'era il tepidarium, la sala intermedia di acclimatazione, o io non l'ho visto, e quindi dopo essermi insaponato per bene con il sapone nero, mi hanno buttato subito nel calidarium, cioè il bagno di vapore. A momenti svengo per la mancanza di respiro. Vapore al 100%. Poi mi sono seduto e mi è venuta in mente la scena nella sauna del film La promessa dell'assassino con Viggo Mortensen. Se l'avete vista non potete assolutamente averla dimenticata. Assolutamente no. E quindi mi sono rilassato. Oddio, lui nel film cercavano di ucciderlo ma io era ad altri particolari che pensavo...
Dopo mezz'ora sono uscito per fare un gommage esfoliante ma secondo me il massaggiatore voleva scorticarmi vivo. Per dire, a Friburgo mi ricordo che l'addetto mi chiedeva sorridendo se faceva male, procedendo con dolcezza, qui invece il tipo praticamente mi stava scartavetrando.
L'effetto "esfoliante" è però riuscito bene.
Infine mi dirigo nella sala massaggi convinto che finalmente avrò pace e rilassatezza per 30 minuti e invece no. Il loro massaggio era mooooolto energico, pure troppo. Praticamente mi ha cosparso di litri di olio di argan e poi impastato come neanche mia nonna faceva con la pasta del pane. Quando sono uscito ero a pezzi, seppure molto "energizzato" devo dire.
Per il resto ci siamo divertiti e il clima è stato perfetto.
Il rientro invece ha portato con se qualche souvenir imprevisto.
Da quando siamo tornati io ho un mal di schiena tremendo, non so perchè, e un mio amico è stato colpito dalla maledizione di Montezuma e son due giorni che corre dal letto al bagno.
Le ACSO sono sane e felici a casa che rimirano i loro acquisti. Maledette!


6 commenti:

SacherFire ha detto...

Ognuno ha gli amici (e amiche) che si merita. E se si va insieme in Marocco, ma anche a Cuneo per dire, si sa cosa aspettarsi.
Bello il deserto, nevvero? ;-)

Anonimo ha detto...

Complicate vicende sentimentali mi hanno tenuto per qualche tempo lontano da questo blog, che ho visto arricchirsi di bellissimi post.
Un slauto al mio "cugino", parente non solo per contiguità territoriale ma anche per affinità biografica!

Anonimo ha detto...

E comunque era "un saluto", maledetta dislessia! ;-)

Pax ha detto...

Sacherfire: da Cuneo non aspettarti nulla perchè è una città noiosissima. Ho fatto il militare lì e perfino il ricordo mi annoia ancora. Per gli amici, vabbè, quelli ho e mi piacciono pure quindi... pazienza.

Gan: ben contento di rivederti! Ma le vicende sentimentali adesso si sono semplicifate? Spero per te che sia così. Ciao

Anonimo ha detto...

Pax, certo che da casa tua andare a fare il militare a Cuneo non ti dà nemmeno diritto di essere annoverato fra gli uomini di mondo! ;-)
Le mie vicende sentimentali continuano ad essere complicatissime, ma più che altro dal punto di vista logistico. Ci sei passato anche tu, del resto, e sai cosa vuol dire.
Ma l'amore, purtroppo, è come il Natale: quando arriva, arriva!

Pax ha detto...

Non scherziamo! Io sono iscritto alla associazione degli "Uomini di mondo" che hanno fatto il militare a Cuneo e me ne vanto!
Per le tue vicende sentimentali non posso che fare il tifo per voi due. In effetti la lontananza è spesso stancante e distruttiva ma spero che per voi non sarà così.
Ciao