martedì 9 novembre 2010

Da cupio a frocio a gay. E omosessuale?

Nella zona dove abito io ora va per la maggiore frocio come definizione di un omosessuale, a patto di credersi divertenti e senza persone di sinistra o intelligenti intorno, quindi abbastanza facile.
Ma fino a vent'anni fa cupio era la parola che marchiava gli effemminati e quelli "che andavano con i maschi" in queste terre.
Oggi gay va per la maggiore, anche se qualcuno mi deve spiegare cosa ci sia di così gaio nell'essere omosessuale. Io non sono gay, io sono omosessuale. La mia è una condizione, un orientamento, al massimo una caratteristica, come avere i capelli ricci piuttosto che lisci, ma mai uno stato d'animo.

In ogni caso grazie a Fazio, Saviano e Vendola per questo bel pezzo di televisione.

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