sabato 1 settembre 2007

"Lasciate che gli euro vengano a me!"


Non che servirà a molto ma sono assolutamente d'accordo con la petizione che propone di abolire l'8 per mille. Credo che tutti sappiate come funziona questa assurdità. Voglio dire del fatto che pur firmando meno del 20% dei contribuenti oltre l'87% dei soldi vanno al tipetto qua sopra e i suoi amichetti.
Quindi io ho firmato. Tanto per fare anche oggi qualcosa che considero giusto.
La petizione la trovate qui.

La spiegazione di come la chiesa cattolica d'accordo con lo stato italiano si freghi la maggior parte dei soldi invece la trovate qui.

L'unica religione alla quale ho destinato i miei soldi è stata la Chiesa Valdese, che li ha sempre utilizzati a fini umanitari, di sostegno e sociali e non per il loro finanziamento. Bravi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh io non parlerei di abolire l'8x1000 (che comunque al limite si può scegliere di donare direttamente ad altre Chiese o alla Ricerca Scientifica) ma di prendere il problema alla radice ed Abolire il concordato. Il bello è che hanno la faccia come il culo...vanno pure in tivvù a dire che non è vero che hanno agevolazioni.
Hanno una marea di immobili fra Roma e I castelli (e chissà dove altro...), immobili per cui da una parte non pagano l'ICI che ogni altro cittadino paga, e da all'altro affittano non facendosi più scrupoli di qualsiasi altro palazzinaro a sfrattare gente che vive nei loro appartamenti da decenni (ci sono un sacco di testimonianze). Per non parlare dei benefici fiscali che offre l'extraterritorialità di molti palazzi alle persone che vi lavorano dentro che ovviamente non pagano le tasse...

continuiamo?

Pax ha detto...

Magari riuscissimo ad abolire anche il Concordato. Che giorno meraviglioso sarebbe!
Io proprio non tollero più l'ingerenza della chiesa cattolica nella vita quotidiana di tutti noi.
Cerco di fare nel mio piccolo ogni possibile cosa per contrastare questa assurda intrusione nella vita sociale altrui.

Anna ha detto...

Ciao!
Scopro il tuo blog attraverso quello di Ronna Ndunetta. Interessante! Abbiamo punti di vista in comune, sulla Chesa e anche su indica e sativa :)
Parto per le ferie,ti leggerò meglio al rientro.
Un saluto.
Anna