Ieri sono andato al teatro Carignano di Torino. Prima volta dopo il restauro e devo dire che han fatto proprio un bel lavoro. La sala è tornata splendida ma non con "effetto nuovo", mentre il foyer e gli altri spazi comuni sono totalmente nuovi e molto molto belli.
A parte vedere come è stato restaurato il teatro, io sono andato per assistere alla rappresentazione de L'intervista di Natalia Ginzburg. E soprattutto per veder recitare per la terza volta un'attrice che trovo di una bravura rara, specie in Italia: Maria Paiato.
Non bella, anzi d'aspetto quasi anonimo, e senza quel quid che identifica alcuni attori, vedi Toni Servillo per dire che sta zitto e tutti lo notano comunque, ma lei sul palco diventa una maga della recitazione.
L'avevo già vista ne Il silenzio dei comunisti dove aveva stracciato per bravura Lo Cascio (e non è facile) e poi nel monologo La Maria Zanella.
Anche ieri ha dimostrato la solita perfetta capacità di recitare senza impostare, una voce che arriva anche nei toni sommessi, ricolma delle giuste emozioni. una cultura del corpo fatta di movimenti minimi e naturali e sempre perfettamente tra le righe del testo, mai sopra, mai sotto. Rara peculiarità.
Io la trovo meravigliosa e non vedo l'ora di rivederla ancora; spero in qualcosa di più "corposo".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento